Adesso tocca al Ministero dell’Ambiente. Qui, infatti, il decreto Rinnovabili (che potrebbe interessare da vicino chi vuole rendere più ecologica la propria casa) è stato trasmesso dal Ministero dello Sviluppo Economico dopo il confronto con gli operatori del settore avvenuto a fine settembre.
Nel testo, rispetto alla bozza iniziale, ci sono alcune modifiche. Come ad esempio gli incentivi per tutta quell’energia che sarà prodotta da impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di coperture in amianto o eternit. Non si parla, in questo caso, soltanto dell’energia che viene immessa in rete, ma anche di quella destinata all’autoconsumo. Oltre agli incentivi, poi, questi impianti fotovoltaici avranno diritto a un premio pari a 12 €/MWh che sarà erogato con modalità e tempistiche uguali a quelle degli incentivi. Non sarà possibile cumulare il tutto con i bonus per la rimozione dell’amianto, che dovrà essere rimosso e smaltito secondo le modalità indicate dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Ma quello sul fotovoltaico non è l’unico nuovo incentivo previsto dalla nuova versione trasmessa. Tra quelli che possono interessare il settore immobiliare, c’è l’aumento del 10% della tariffa incentivante prevista per impianti mini-idroelettrici e mini-eolici. E come ha sottolineato il sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all’Energia Davide Crippa, se più avanti venissero fuori altre necessità di natura territoriale queste potranno essere affrontate e risolte in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni. Il decreto Rinnovabili, dunque, è solo il primo tassello di una più ampia strategia del Governo, che avrà come cornice generale il piano nazionale integrato su energia e clima che sarà presto presentato alla Commissione europea.